Perchè militare


Cosa ti rende capace di imbracciare un'arma?
A te che hai fatto della morte una tua ragione di vita, voglio chiedere perchè?
Perchè non sapevi che altro mestiere fare? Può mai valere un tuo stipendio il dolore che porti nel mondo?
O, forse, perchè ti hanno fatto credere di essere così stupido, da non essere in grado di condurre una vita con la tua propria testa, e hai pensato che sarebbe stato più facile abbandonarsi all'esecuzione di ordini, piuttosto che prendersi la responsabilità di scelte e decisioni? Eppure vedi, questa scelta l'hai presa tu, anche tu hai una mente e una consapevolezza.
O forse per solitudine? Il mondo ti aveva messo da parte, fatto sentire solo, ed eri alla ricerca nel Corpo di una famiglia, di un volto amico? Ma quanta solitudine porti nel mondo con il tuo lavoro, quante famiglie e quanti amici devono patire le conseguenze della tua solitudine?
O forse ancora per indole? Sentivi quella rabbia violenta crescere dentro di te e ti sei rifugiato dove, anziché essere criminalizzata, quella stessa violenza veniva esaltata?
O magari per ingenuità, magari hai realmente creduto che popoli diversi ti avrebbero ringraziato per averli liberati dalla loro stessa cultura, così differente dalla tua; magari per un briciolo di cecità hai pensato che pianti, morte, distruzione, fossero dei buoni strumenti per portare la pace nel mondo; magari hai letto Libertà laddove troneggiava la scritta: Schiavitù.
Forse temi che la tua fede, poco importa di che natura, non sia abbastanza forte per essere abbracciata da tutti, ma ti dico, nessuna verità se autentica barcolla, così come nessuna bugia se vera prospera.
Magari volevi vendicare un antico torto subito, o difendere chi ami, le tue persone, il tuo paese... ma da chi? Solo da un altro come te, che obbedisce, crede e spara. Lui è il tuo nemico, tanto quanto tu sei il suo. Se non ci fosse Lui non ci saresti tu, e se non ci fossi Tu magari non ci sarebbe nemmeno lui. Se vuoi eliminare, per i tuoi cari, le minacce dal mondo puoi incominciare dal non esserlo tu.
Magari cercavi solo una scappatoia e invece ci trovi gusto, ti piace l'adrenalina della battaglia, la gerarchia del potere, il sentirti forte, il vedere la tua rabbia mascherata da ideale, la tua violenza da virtù, il tuo odio da valore. Sai di non poterlo ammettere a nessun altro, ma in coscienza, se una coscienza ancora ti è rimasta, solo con te stesso, a te stesso chiedi: perchè lo faccio?
Anche senza di te, anche senza il tuo addestramento, anche senza le tue armi, anche senza la tua morte, domani il sole sorgerà lo stesso.
Ma cosa illuminerà? Se pianto di madri o risa di bimbi, quello dipenderà dalla consapevolezza delle tue scelte.
La pace non si porta attraverso la guerra ma attraverso l'amore; nè la libertà si ottiene con le armi ma con l'educazione alla responsabilità; la solitudine non si vince con l'obbedienza ma con il dialogo; e qualunque ricchezza ottenuta sulle macerie di un'altra vita, presto o tardi si sgretolerà tra le tue mani, lasciando un inconfondibile odore di morte.
Allora, quando cadrà la maschera da eroe e dietro scorgerai una faccia da mostro, potrai ancora chiederti: perchè l'ho fatto?
