Il piccolo principe: Capt 1
Tutti gli adulti sono stati bambini.
PAGINE D'INCHIOSTRO
Quando è successo che hai smesso di essere bambino?
Azione dopo azione, sei stato guidato, sospinto dal tempo, verso una certa serietà. Una volta, quando eri piccolo, la tua vita avveniva tra rocambolesche fughe da draghi e giganti, maghi ed elfi non erano meno reali dei tuoi genitori, ed ogni stanza della tua casa poteva trasformarsi nella misteriosa ala di un antico castello. I giocattoli prendevano vita e parlare con animali, rami, foglie e fiori era all'ordine del giorno. Inventavi storie, e ogni storia diveniva per te una nuova vita. Sogni e fantasia erano tutto ciò che ti bastava per assaporare il mondo. Poi giorno dopo giorno i grandi ti hanno insegnato che la fantasia è da sciocchi e che i sogni sono irrealizzabili. Ti hanno obbligato a non ridere troppo forte per non disturbare la quiete, e a non correre sui prati per evitare rischi, a non piangere perchè è da deboli. Ti hanno insegnato che i vestiti devono sempre rimanere curati e che giocare nel fango è incivile, poco adatto ad un bambino per bene. Lentamente ma inesorabilmente ti hanno tolto ogni briciola del tuo mondo, riempiendo quel vuoto, con aspettative e claustrofobica serietà. E così quando ti hanno detto che tu saresti dovuto diventare ragioniere, calciatore, medico o avvocato, quando ti hanno spiegato quanto fossi portato a seguire le loro orme, o a realizzare i sogni da loro mai realizzati, tu gli hai creduto. E sei diventato un grande anche te. Una persona importante, una persona seria, il cui tempo sfugge continuamente dalle mani, per cui non ne ha da sprecare in fantasticherie. Eppure se ben ti guardassi intorno ti accorgeresti di quanto questo mondo dei grandi sia grigio, spento, morto. Si riempiono le giornate di preoccupazioni e drammi, il loro passatempo è litigare e gareggiare in furbizia, trascinano la loro vita tra siringhe di lamentele e strisce di tradimenti.
Sono talmente abituati a quel loro stato di perenne lotta e vigile rivalsa che quando nessun nemico si profila all'orizzonte, in mancanza di meglio, iniziano a guerreggiare con loro stessi. Si invidiano, si rubano e si ammazzano per un foglio di carta, mentono con una tale frequenza che finiscono per essere vittime delle proprie stesse menzogne, non conoscono altro metodo che urlare per farsi capire, e opprimere per farsi sentire. Ogni virtù si trasforma tra le loro mani in un mezzo ed ogni mezzo in uno scopo. Sono tristi i grandi, e a volte spietati.
Stando tra di essi ho spesso pensato che basterebbe loro solo un pizzico di fantasia in più per guarire da tutti quei mali che si cuciono addosso; ma non lo vedono.
Sono così lanciati nella corsa al successo, così ossessionati dal piacere, così spossati dai loro dogmi, che hanno perso la semplicità del gioco.
Osservandoli diventa difficile credere che anche loro un tempo siano stati bambini ; eppure è così.


